Quando si vende online bisogna sempre tenere a mente che gli innegabili vantaggi del mezzo digitale (velocità, praticità, risparmio di tempo e denaro) sono controbilanciati da una serie di svantaggi che, se non correttamente gestiti potrebbero inficiare l’esperienza di acquisto dell’utente convincendolo a rimandare o non finalizzare l’ordine.
Tra questi sicuramente il principale, e spesso sottostimato, è quello relativo alla completezza delle schede prodotto. Nel caso di un marketplace e cioè di un sito che raccoglie più negozi, anche la scheda di presentazione del proprio negozio può fare la differenza.
L’obiettivo è soddisfare le esigenze del cliente, di conoscenza del prodotto ed anche emotive, fin dai primi secondi.
I contenuti che inserirete sul marketplace Parmaopen.it non fanno eccezione e per sfruttare al massimo le peculiarità di un luogo appositamente creato per mettere in contatto domanda e offerta è necessario seguire alcune semplici regole/consigli che abbiamo riassunto nell’elenco che segue:
1) L’importanza della foto: il primo impatto
La prima cosa che un utente noterà su un sito e-commerce, prima ancora del nome, della descrizione e probabilmente anche del prezzo sarà quasi certamente la fotografia (o le fotografie) che avete caricato per il prodotto.
Le immagini non testimoniano solo la qualità del prodotto, ma sono anche cioè che meglio può rispondere a due richieste implicite dell’utente: Trasparenza e Fiducia.
Poichè si tratta del primo impatto, della prima impressione, una foto “brutta” potrebbe allontanare immediatamente l’utente impedendogli di effettuare il click successivo e accedere alla scheda o inserirlo nel carrello.
L’associazione sarà:
scarsa qualità della foto = scarsa qualità del prodotto.
Una foto deve:
COINVOLGERE e CONVERTIRE LA VISITA IN UN ACQUISTO poichè il 90% delle informazioni trasmesse al nostro cervello è di tipo visivo.
Per ottenere questo risultato è importante che la foto rispetti una serie di regole tecniche e di composizione: messa a fuoco, illuminazione, contesto.
Per ottenere un buon risultato è possibile utilizzare anche uno smartphone e alcuni accorgimenti per simulare l’effetto di uno studio professionale:
– un fondo neutro (bianco o da scegliere a seconda del colore del prodotto)
– un treppiedi (per smartphone o macchian fotografica)
– una buona luce naturale o luci artificiali che ricreino una luce diffusa
Di seguito un setup (limbo/still life) semplice per le foto con smartphone e treppiedi.
La comodità di ua postazione fissa per effettuare le foto è quella di poter eseguire tutte le foto prodotto necessarie nel tempo più breve possibile.
(fonte: pixelz.com)
(fonte: pixelz.com)
Il “trucco” principale è quindi riuscire ad isolare nella maniera corretta il prodotto che si vuole vendere dal contesto circostante. Fotografare il prodotto su uno scaffale circondato da decine di altri prodotti simili non è ottimale. Il prodotto che si vuole promuovere deve “spiccare” rispetto allo sfondo e agli altri oggetti.
Non è però una cattiva idea mostrare il prodotto anche in un contesto “operativo”. Ad esempio per un sacco a pelo sarà utile inserire una o più foto del prodotto su fondo neutro e almeno una foto di un utilizzo “sul campo” per permettere all’utente di immedesimarsi con l’utilizzatore della foto.
FORMATO
Consigliamo di realizzare e caricare le foto in formato orizzontale con proporzione “4:3” poichè nella visualizzazione sugli smartphone consentono di vedere foto prodotto, nome prodotto e altre informazioni a colpo d’occhio.
2) Il giusto nome prodotto. Il “titolo” della storia
Oltre alla foto il secondo elemento che potrà catturare l’attenzione dell’utente è il nome del prodotto.
Vero e proprio
Ovviamente non tutti i prodotti sono uguali e non esiste una sola regola, tuttavia possiamo indicare alcuni principi base da seguire per non sbagliare:
Iniziare sempre con una lettera maiuscola
“salopette rossa” è diverso da “Salopette rossa” sia dal punto di vista linguistico che dal punto di vista dell’impattovisivo . Un nome tutto minuscolo potrebbe sembrare “sciatto e non curato”, come se ci si trovasse di fronte ad una bozza non controllata.
Non scrivere il nome tutto in MAIUSCOLO o con blocchi maiuscoli
No: SALOPETTE ROSSA E VERDE
No: SALOPETTE rossa e verde
Si: Salopette rossa e verde
Se è un prodotto di marca nota, pur avendo la possibilità di selezionare il marchio nell’apposita sezione nella dashboard è possibile inserire la marca anche nel titolo per catturare subito l’attenzione e fornire immediatamente un’informazione essenziale
“J’adore eau de toilette” o “J’adore eau de toilette Dior”.
Se una caratteristica “tecnica” è fondamentale per il riconoscimento del prodotto è possibile inserirlo nel titolo:
Es. Salopette rossa e verde in pura lara merinos
3) Descrizione: onesta, trasparente, coinvolgente
Sgombriamo subito il campo dalle credenze errate. La descrizione del prodotto non deve essere necessariamente “roboante” o “spettacolare”.
Il cliente vuole che la descrizione prodotto sia onesta e trasparente. Ricorda che in un acquisto online l’aspettativa del cliente è un elemento cruciale. Meglio non deluderla con descrizioni che potrebbero portare a incomprensioni.
Ad esempio, se diversi clienti notano che il materiale è meno flessibile di quanto si aspettavano, puoi menzionarlo nella tua descrizione prodotto, senza che questo abbia un drastico impatto sulle vendite.
Essere onesti non vuol dire elencare tutti i difetti del proprio prodotto. Al contrario, vuol dire saperne valorizzare i punti di forza. Se il design è il punto forte del tuo prodotto, enfatizza il suo aspetto nella descrizione prodotto. Se gli ingredienti utilizzati sono di particolare qualità o di difficile reperimento queste informazioni vanno evidenziate.
DARE DEL TU AL CLIENTE
La descrizione del prodotto prodotto è meglio scriverla dando del “tu” ai tuoi clienti.
Aiutalo a immaginarsi nella propria casa mentre utilizza il prodotto. Rendilo parte della tua storia: COINVOLGILO!
Evita i paroloni e sii il più chiaro possibile. La descrizione del prodotto deve ad esempio avvicinare il brand che distribuisci e i tuoi articoli al cliente, convincendolo ad effettuare l’acquisto senza ripensamenti.
Confonderlo con termini eccessivamente astrusi potrebbe portare ad un allontanamento per mancata comprensione dell’effettiva potenzialità del prodotto. Mettiti nei loro panni.
Di seguito alcuni accorgimenti:
a. Cosa vuole il tuo cliente? Anticipalo!
Cosa vuole sapere, esattamente, il tuo cliente? Devi essere esaustivo e previdente. Quali informazioni necessitano di essere soddisfatte? Cosa sarebbe utile che conoscesse del prodotto? Rispondi in modo puntuale a queste domande e per aiutarti vai al punto 4 sulle domande da porsi (5W + 1H).
b. Fedeli alla realtà!
Le tue descrizioni di prodotto devono essere fedeli alla realtà. Nessuna bugia, anche piccola.
c. Creatività. Distinguersi è meglio
Le descrizioni di prodotto creative sono capaci di attrarre l’attenzione. Ovviamente con moderazione.
d. Ma senza esagerare.
Creatività si, esagerazione no. Ricorda non forzare la mano solo sui vantaggi dell’acquisto. Sconsigliare alcuni utilizzi del prodotto potrebbe far pendere la bilancia verso
e. Informa e attrai con l’emozione
Informare ed attrarre con l’emozione, questo è l’obiettivo per trasformare una visita in una vendita. Le tue descrizioni di prodotto hanno un compito: informare e emozionare. Ovviamente se il prodotto lo consente.
f. Scrivi in modo naturale
Il linguaggio deve esere semplice e chiaro. Naturale, senza giri di parole o fastidiosi abbellimenti stilistici.
g. Nel testo prova ad usare le parole chiave
Per essere ben visibile anche sui motori di ricerca è utile inserire all’interno del contenuto le parole chiave per cui vorresti essere trovato sui motori di ricerca all’interno delle frasi che descrivono il prodotto.
Come sempre senza esagerare. La pratica del keyword stuffing (riempimento forzato di parole chiave) è dannosa e potrebbe penalizzarti.
4) La regola giornalistica delle 5 W (e 1 H): in ambito e-commerce è la risposta ai bisogni degli utenti
Who, What, Where, When, Why e How
Chi, Cosa, Dove, Quando, Perchè e Come
La scuola anglosassone offre sempre spunti interessanti a livello interdisciplinare e parlando di comunicazione efficace la mente corre velocemente alle regole utilizzate dai giornalisti per rendere una notizia “completa” a tutti gli effetti. E’ il metodo delle 5W (e 1 H) utilizzata per intrecciare al meglio i pezzi di una storia con fatti e dettagli.
Ed è perfettamente conciliabile con la stesura di una descrizione che risponda ai bisogni degli utenti e alla necessità, da parte del venditore, di descrivere le peculiarità del prodotto.
Nello scrivere una descrizione quindi teniamo come base una struttura che risponda a queste domande:
- CHI?
Chi è l’utilizzatore “tipo” di questo prodotto. Il target di riferimento. La risposta a questa domanda individua il pubblico destinatario di questo prodotto. pubblico di destinazione può essere un genere (donne, uomini…), un gruppo di età (anziani, giovani, bimbi…), uno stile di vita demografico (sportivi, appassionati di musica, gourmet ) o un altro gruppo definito di persone. - COSA?
Quali sono i dettagli base del prodotto che permettano di distinguerlo e riconoscerne le caratteristiche principali. Possiamo includere attributi quali forme, dimensioni, materiali e funzioni del prodotto. - DOVE?
Campi di applicazione, o luoghi di applicazione di questo prodotto.
(Es. È destinato ad un uso interno o esterno, per la tua auto o per la tua casa).
In quali condizioni può essere utilizzato? In abbinamento a cosa posso utilizzarlo? - QUANDO?
Determina se un prodotto destinato ad essere utilizzato durante un determinato periodo di tempo, stagionalmente o per un determinato tipo di occasione.
(Es. abiti da cerimonia, prodotti tipici stagionali…). - PERCHÈ?
Qual è l’utilità di questo prodotto. Questo può essere qualsiasi cosa dalle qualità, al valore, alle funzioni peculiari. In questa parte è utile considerare ed evidenziare quelli che sono i vantaggi effettivi che il prodotto porta ai clienti o potrebbe portare.
(Es. I pantaloni slim fit elastic esaltano la silhouette del proprio corpo riducendone gli inestetismi) - COME?
Questa domanda si applica in maniera piuttosto decisa ai prodotti tecnologici o che comunque hanno bisogno di una descrizione di come questi prodotti funzionino. Ad esempio se i prodotti hanno parti in movimento o utilizzano particolari tecnologie.
(es. diffusori bluetooth, pagamento touchless…)
Ma la risposta potrebbe essere anche un metodo particolare di preparazione di un determinato cibo. (es. come si preparano gli anolini…)
5) Se è unico, allora è migliore!
Tra le regole da seguire per creare la perfetta scheda prodotto non dimenticarsi di uno di quegli incentivi che più di tutti attira immediatamente l’attenzione: l’unicità, l’esclusività, un vantaggio specifico.
La cosiddetta USP, la Unique Selling Proposition, è una argomentazione esclusiva di vendita, cioè quella caratteristica, quel vantaggio che rende unico e peculiare il tuo prodotto rispetto a quello dei concorrenti o comunque rispetto ad altri prodotti simili.
In determinati campi ad alto tasso di saturazione del mercato, avere una USP nella manica potrebbe permettere al prodotto di svettare o essere più appetibile.
Si applica in particolare a prodotti artigianali e appunto a preparazioni/creazioni uniche ed esclusive.
In conclusione
Come convertire i visitatori in clienti?
- Scrivi TU la descrizione, non copiare da altri siti o da cataloghi (altrimenti tutti avrete la stessa descrizione)
- Immedesimati nel cliente. Fatti le domande che si farebbe lui.
- Rileggi la descrizione. Rendila facile da leggere e da comprendere. Tu acquisteresti con quella descrizione?
- Ottimizza e aggiorna la descrizione prodotto se scoprissi nuovi dettagli o in caso di segnalazioni
- Effettua degli split test tra i tuoi prodotti. Prodotti simili con descrizioni leggermente diverse. Quale rende di più?
- Rileggi ancora quello che hai scritto e se hai possibilità fallo leggere a qualcun altro e accetta le osservazioni.
- Naviga anche su altri siti e se trovi buone idee di testo non copiare, ripensa a come applicarle per i tuoi prodotti.
Alcuni siti di supporto (in italiano):
CONSIGLI ED ESEMPI PER LE DESCRIZIONI:
https://www.sitowp.it/descrizione-prodotto/
https://www.oberlo.it/blog/descrizione-prodotto
https://it.shopify.com/blog/9-semplici-modi-per-scrivere-delle-descrizioni-di-prodotto-che-vendono
CONSIGLI ED ESEMPI PER FOTO:
https://it.pixelz.com/blog/use-smartphone-to-capture-high-quality-product-images/
https://www.sitowp.it/come-fotografare-prodotti-per-catalogo/